45° Pellegrinaggio in Adamello - 25/26/27 luglio 2008 Una valle verdeggiante, scavata dalle cristalline acque del fiume Chiese che, dalle vedrette del Mandrone e della Lobbia, gorgogliando tra i massi, affluisce nel lago di Bissina, creato da una diga artificiale. Laddove la mano dell’uomo scompare, la natura della Val di Fumo si fa imperante in tutta la sua bellezza. Marciando, un migliaio di alpini provenienti dai versanti camuno e trentino, dai rifugi Lobbia Alta, Mandrone, Lissone, Malga Bissina, Val di Fumo e Carè Alto si sono incontrati alla Casera delle Levade per il 45° pellegrinaggio in Adamello Una ricorrenza celebrata in forma solenne nel 90° anniversario della fine della prima guerra mondiale e dedicata quest’anno a don Primo Discacciati e agli operatori sanitari dell’ospedale da campo n° 25 di Storo che, durante la guerra, cercarono di alleviare le sofferenze di quanti erano impegnati al fronte. La cerimonia in quota si è aperta con l’accensione della fiamma, a simboleggiare la pace tra i popoli un tempo divisi, un omaggio ai soldati di tutte le nazionalità che hanno combattuto e sono caduti sull’Adamello. |
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L’omaggio ai Caduti è stato ripetuto anche nel tardo pomeriggio di sabato a Storo con una breve cerimonia nel corso della quale due corone sono state deposte dal presidente Perona e dal ten. col. Herborn al monumento ai Caduti, nella piazza del municipio del paese. Domenica mattina gli alpini si sono dati appuntamento a Storo per partecipare alla sfilata e per la cerimonia alla chiesetta di San Maurizio, patrono degli alpini. Accanto all’altare c’erano i vessilli delle sezioni Vallecamonica e Trento con i presidenti Ferruccio Minelli e Giuseppe Dematté. Anche quest'anno alcuni nostri soci (come si può vedere dalle foto) hanno portato con onore il gagliardetto del Gruppo sulle cime dell'Adamello ed alla cerimonia conclusiva a Storo, dove hanno sfilato con le nuove maglie del Gruppo ed alla fine hanno posato per una foto ricordo con l’arcivescovo di Napoli cardinale Crescenzio Sepe. |
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